Il mangiare, il buon mangiare, é un fattore culturale importante e non dobbiamo perderlo!
Il piú grande gastronomo italiano é stato Pellegrino Artusi, nato a Forlimpopoli (in provincia di Forlí) il 4 agosto 1820. La sua opera piú famosa e ancor oggi consultata é La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene. (wikipedia)
libro pieno di ricette e di consigli d'igiene ambientale con commenti molto divertenti e spiritosi che lo rendono interessantissimo.
Senza crederci l'Artusi noi pubblicheremo nel nostro BLOG una ricetta emiliana o romagnola al mese.
Cominciamo dalle Sfrappole, che sono un dolce fritto tipico di Carnevale (quando ogni scherzo vale!).
La mia nonna le faceva sempre e a me facevano impazzire! Sono buonissime appena fritte con una spolveratina di zucchero a velo.
Anche la mia mamma le faceva ma poi...si sono perse nella voragine del lavoro e delle "cose importanti" da fare.
Il segreto é farle belle sottili cosí diventano croccanti e mangiarle subito. Si possono conservare ma non é la stessa cosa perché perdono un po' la loro elegante fragranza.
Vogliamo provare a riprendere la tradizione per la coda?
Ecco la ricetta. Buon appetito!
Ingredienti (per 4 persone):
- farina, 260gr
- uova, 1
- cognac (o brandy), 15gr
- succo d'arancia, 50gr
- burro, 10gr
- zucchero a velo, 8gr
- sale, un pizzico
- strutto
- zucchero a velo vanigliato
Preparazione
Versate sulla spianatoia la farina, unite il burro morbido, l'uovo, il succo d'arancia, il liquore, lo zucchero a velo (Lo zucchero aggiunto all'impasto è utile per avere delle sfrappole ben dorate) e il pizzico di sale. Impastate il tutto molto bene fino ad avere un composto omogeneo, morbido ed elastico. Fate riposare l'impasto qualche ora nel frigorifero. Infarinate bene la spianatoia e tirate la sfoglia con il mattarello molto sottile (potete usare anche la nonna papera). Poi ricavate dalla sfoglia dei rettangoli larghi 5 cm e lunghi 12 cm e fategli tre tagli nel senso della lunghezza. Scaldate in un tegame capiente lo strutto (in alternativa l'olio di arachide) e friggetevi le sfrappole muovendole infilando un forchettone nei tagli (così prenderanno la classica forma accartocciata). Scolatele con il ragno da cucina quando saranno ben dorate e fatele sgocciolare su carta assorbente. Servite le sfrappole cosparse con abbondante zucchero a velo vanigliato.
Ricetta di Alessandra Spisni dal sito www.ricettemania.it
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